ascolto l’eco
di un’ unica campana-
riempie l’aria
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ascolto l’eco
di un’ unica campana-
riempie l’aria
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pioggia notturna
un lieve gocciolio
sospende il tempo
la vecchia palma
agita allegra i rami
ancor risplende
un cielo freddo
azzurro e immobile-
cristallizzato
aria di mare
nel grano ancor verde-
il vento nuota
viaggiano lente
nuvole rosse e blu
intorno musica
********
quello del gallo
è diventato un urlo-
ci tiene svegli
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pigne a grappoli
foglie sul biancospino-
il sol non scalda
**********
un rametto porta
la tortora nel becco-
al cuor dà pace
**********
sale dall’acqua
un ansimo leggero-
romanticismo
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Guerra
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Come si respira
durante una buia guerra
combattuta qua
di fronte alla collina?
Profumi,
non sento più tanto
i profumi;
le vie poi
sono estenuanti.
Accartocciate
le vestigia
dei nostri stati
d’animo.
——-
Non siamo più capaci
di guardare davanti a noi;
davanti a noi
non più i prodigi
dell’amore.
Non c’è più amore.
Insieme stiamo,
facciamo
come niente fosse,
eppure il sole
scalderà quest’estate?
——————
I passanti, l’ho notato
non pensano di essere
essere essere essere
in guerra:
Comprano, parlano,
agiscono.
Io non ci riesco tanto
tanto, tanto, tanto, tanto tanto,
la sofferenza si alterna
a piccoli piaceri.
————-
Corrispondenze
( dopo aver letto la poesia “Corrispondenze”
del divino Baudelaire)
——————-
relazioni
selva di relazioni
e nulla esiste
di definitivo
imperituro
ti ricordi
“ubi sunt”……?
———–
Vivere alla giornata
giornata da vivere
cercare le corrispondenze
positive, se è
possibile
——-
godere
di una piccola
cosa,
un buon brodo caldo,
vivere nella precarietà
capisci?
——
Qual è la grande notizia?
Ci siamo già adattati
hai visto?
ci siamo già
adattati.
Ora può succedere qualunque cosa
Quando l’ho capito?
Stamattina
davvero
per la prima volta.
E’ una liberazione.
Corrispondenze.
Quello che succede a Bagdad
si riflette qui,
dove?
nel cuore
se lo ascolti.
Corrispondenze.
La vedi la sabbia sulle scarpe?
e il dolore lo senti nel petto?
Corrispondenze.
E’ il tempo di guerra,
mi sono adattata
non c’è niente che
davvero mi appartenga più.
Vi ricordate?
Scrivemmo sulla
scuola in tempo di
guerra
e ci parve una
cosa
triste.
Quel tempo è arrivato.
Comunque, per un pò almeno.
Non bisogna aspettare
che finisca la sofferenza
per essere felici.
Di cosa?
Solo del sole o
della pioggia.
Anche della minestra calda
se fa freddo.
o dell’acqua fresca
se fa caldo.
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