vorrei la mente

come un albero spoglio

che non dà frutti

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il verde, il bianco-

soli nella pianura

pallido il cielo

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è quasi notte

in fondo al blu più scuro

anche l’azzurro

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l’occhio accarezza

dei salici piangenti

le prime foglie

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sembra di fumo

la sera galleggiante-

nel bosco affondo

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sparsi nel grano

decine di fagiani-

rosso nel verde

un gran pavone

i liberi fagiani

offeso invidia

2° versione

campana a morto

prende spazio nel tempo-

riempie l’aria

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3° versione

campana a morto

l’anima porta via-

dura è la terra

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1° versione

campana a morto-

continua il lavoro e il canto-

smossa è la terra

la casa vuota

umide le pareti-

nel prato iris

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un altro anno-

tornano le voci,

rumor d’acqua che scorre,

a frenar

qualcuno impara

su una nuova bicicletta-

già sembra estate

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è primavera

vissuta in un sol giorno-

ed è già estate

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potar la vite

è improvvisar la forma-

lunga un filare

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colombi bianchi-

pezzi di carta in volo

sul tetto rosso

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le fagianelle

stanno in gruppo nel grano-

sui rami gazze

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è primavera

godo il sol della vita

tepor mi scioglie

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suoni di Marzo

la tortora, il fringuello-

tiepida è l’aria

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senza una chiesa

un tempio, un monastero

si è senza un cuore

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con gli occhi chiusi

lascio i pensieri al vento-

fluttuano azzurri

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verde, marrone

lo sguardo sulla terra-

volan colombi

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