grigio di nebbia
irto un colle si leva-
passa una nube
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il cielo, il grano
la fiaba sempreverde-
la casa in mezzo
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grigio di nebbia
irto un colle si leva-
passa una nube
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il cielo, il grano
la fiaba sempreverde-
la casa in mezzo
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un’alba azzurra
rende bianche le foglie-
diventa chiara
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le agita un fiato
nuove, vecchie fiammelle-
così la vita
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foschia notturna
il blu grigio risplende-
denso di nero
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pioggia leggera-
nebbia compatta e bianca-
siam solo ombre
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non cerco i riti-
la mia fede vorrei
col cuor trovare
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per questo scrivo-
entrare nella gente
toccargli il cuore
s’alza la nebbia
rosso, gelato, grande
appare il mondo
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sui rami secchi
s’aggrappano le foglie-
poche, sparute
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anche le nubi
ghiacciano all’orizzonte-
lontano il sole
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cielo di ghiaccio
sole bianco d’inverno-
dietro l’azzurro
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gelida e rossa
l’aurora del mattino-
brilla una stella
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stella al mattino
improvvisa s’annuncia-
squilla di luce
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gelide stelle
capisco l’uomo antico
che v’ adorava
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anche d’autunno
fanno festa le foglie-
saluti al vento
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un gatto nero
all’erba fa la posta-
calmo la scruta
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lago di nebbia
al limitar dei monti-
bianchi fantasmi
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argine alto
albatros son gli aironi-
come una riva
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cammino e scrivo
sull’argine c’è vento-
mani gelate
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