fresco notturno

canto di raganelle-

torpor di membra

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s’appiccica al cuor

come una colla densa-

che non si toglie

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in mezzo all’orto

s’aggira un rospo bruno

molle, senz’occhi

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rauco urla un gallo

un altro gli fa eco-

canto squillante

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avvolto è il corpo

di un calore dorato-

un uovo arioso

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notte estiva

arriva da lontano

umida quiete

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ritmo di grilli

cimbali nella notte-

risponde un gallo

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pelle del riccio-

conciata come cuoio

al sol d’estate

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mormora il mondo

sottofondo di grilli-

la notte allegra

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svuoto nei versi

il sacco dei pensieri-

cosa rimane?

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bassa ulula

una gola lontana-

piatta è la notte

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dal vento giunge

metallica una voce-

sembra un veliero

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l’erba d’estate-

deserto di spade verdi

qua e là fiorite

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grano maturo-

nel ciel cupo si specchia

fosco lo rende

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tortora in volo-

lieve batter di mani

un lieto suono