un ciel di pioggia

volo di passerotti-

è tutta gioia?

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fine di marzo

sventolio di stormi

e l’aria è rosa

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al mio risveglio

un attimo di gioia-

un ginguettio

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giovane età

svegliarsi con la gioia-

senza un motivo

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un Buddha azzurro

in fondo al fondo nero-

che s’allontana

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un luccichio

chiaro, intermittente-

biancheggia il tetto

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tegole smosse

tortore e passerotti-

tonfi leggeri

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diventan scuri

quando invecchiano i fiori-

perdon la luce

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l’erba le cela

dai predator dei fiori-

piccole viole

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fuggon dal lupo

due piccoli germani-

passan sui campi

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le prime foglie

dipinto n’è il sentiero

nate selvagge

un sole spento

irradia l’orizzonte

d’un arco rosa

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su un ramo spoglio

 si rannicchia il pavone-

il grigio intorno

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piega la pioggia

d’un salice piangente

la folta chioma

oscilla ad arco

l’albero con il vento-

nel puro grigio

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volo in picchiata

d’un’abile tortora-

dall’ali un suono

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il verde, il bianco

in fiore i rusticani-

grigio il mattino

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sembrava chiuso

il cielo del mattino-

s’apre all’azzurro

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sfavillan nubi

nel pomeriggio ozioso-

grigio il tramonto

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è colorato

il respiro del mondo

cambia con gli occhi

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il denso buio-

 la parete attraversa-

un cinguettio

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oltre i pensieri

dicon ci sia l’incanto

l’intensa gioia

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emigran nubi

dai monti verso il mare-

nessun le ferma

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pulisce il cielo

il vento della sera-

poi nubi nere

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si staglian monti

lungo la bruma azzurra-

un vento freddo

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copre lo stagno

verde una spessa coltre-

pioggerellina