le bacche rosse-
morbide dalla pioggia-
tiepide al sole
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le bacche rosse-
morbide dalla pioggia-
tiepide al sole
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cresce la nebbia
vuoto totale e pieno-
come la luna
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lente van l’ombre
senza coscienza ignote-
giù nel sentiero
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fresco piccolo
nella mela cinguetta-
profumo estivo
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verde orizzonte
sale davanti un fumo-
presto si perde
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pendono fili
oscillan leggermente-
quale consiglio?
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fosso d’inverno
c’è lì uno spiritello-
anima l’erba
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calma la mente-
l’anima della nebbia-
solo la voce
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il sax:
un richiamo
tra la neve
ammassata
fino all’argine-
è il cuore
che chiede aiuto
all’anime
sconosciute
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oggi ho aggiunte le categorie al blog;
si riferiscono agli ultimi mesi del 2005
perchè precedentemente all’estate di
quell’anno ho sempre scritto solo haiku
Ljuba
mistero della fede
è come cade la luce su quel tetto
grigio e il piccione bianco
che vi s’ affaccia
a piccoli passettini rossi
e incerti e poi si getta
e spicca il volo
verso l’alto
verso l’azzurro assoluto-
e come la luce e l’ombra
si gettano anch’esse
su questo foglio
altrove bianco
e qui grigio
di silenzio-
oh Dio com’è
bello questo
silenzio
e l’urlo
che arriva
ma da lontano
oltre la mente-
fuori
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screziate e rotte
anime delle foglie-
stille di fumo
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