ascoltando la voce di Jack Keouac
beat generation voce d’uomo face inghiotte saliva e sentimento e musica
che gira nella testa di New York nella testa di New York e quel bel mondo
colori e gente e andare. Ma chiusa nella mia casa verde io resto e ascolto
l’altrui voce e dentro di me non risuona se non di vecchio sentire ora che
tutto è piatto, fermo e la tempesta s’è fermata meno male che s’è fermata
quella volta che si prese quell’autobus…
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Un pover’uomo guffante nel buio della sua città senza nome che se ne va
nel cielo nero e blu spinto lassù dai suoi pensieri folli rosa ricchi e noiosi.
Ma poi tornava a casa la sera dal lavoro e se ne stava lì a guardare fuori
dalla finestra il cielo della notte. La sedia a dondolo e la finestra.
La capanna che è la sua casa e la finestra che dà sul cielo hai forse bisogno
d’ altro diceva a se stesso a voce alta.